La stimolazione sensoriale viene utilizzata con diverse declinazioni, nei trattamenti riabilitativi o di mantenimento con l’obiettivo di migliorare o di mantenere il più a lungo possibile le funzioni cognitive, emotive e fisiche.
In questo articolo non vogliamo fornire consigli o linee guida, quanto presentare alcuni dei sussidi materiali più utilizzati dai terapisti che lavorano in questo ambito.
Potenziali benefici della stimolazione sensoriale
Si può definire “stimolazione sensoriale” il coinvolgimento dei sensi attraverso attività mirate.
La sua efficacia è attestata da numerosi studi. Una revisione pubblicata nel Journal of Clinical Nursing mostra come la maggior parte dei tipi di stimolazione sensoriale contribuisca sensibilmente a ridurre l’agitazione, l’ansia, l’aggressività, la depressione e a migliorare la qualità della vita delle persone con iniziale declino cognitivo o demenza conclamata, come ad esempio quella di Alzheimer. Allo stesso modo, può essere utile per ridurre o completare la terapia farmacologica come l’utilizzo di tranquillanti e/o analgesici, promuovendo un approccio terapeutico più naturale e meno invasivo.
Similmente, nel trattamento di persone con deficit intellettivi possono essere usate le stanze multisensoriali: ambienti controllati che utilizzano effetti luminosi, suoni, musiche, profumi e superfici tattili per favorire il rilassamento e la stimolazione sensoriale.
In ognuno di questi scenari, i terapisti scelgono di avvalersi di kit di sussidi materiali a supporto del percorso di cura.
Kit stimolazione senso percettiva – Borgione
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Stimolazione tattile per persone con disabilità o in età avanzata
I materiali tattili vengono usati per stimolare la sensibilità tattile e percettiva sulla propria pelle attraverso l’utilizzo di alcuni tessuti o materiali di diverso tipo e consistenza oltre che calore e peso. Questa stimolazione ha come fine anche il benessere della persona.
La varietà di superfici e consistenze aiuta a potenziare la sensibilità cutanea, affinare la coordinazione e stimolare la memoria sensoriale.
Non a caso, questi materiali vengono proposti dai terapisti nel trattamento di persone con deficit cognitivi o neurologici, che traggono beneficio dal contatto con superfici familiari o nuove.
Pensiamo ad esempio alle palle sensoriali, morbide e deformabili, sono strumenti ideali per esercitare la manualità e migliorare la forza delle mani, oltre a ridurre tensione e ansia. Sono ampiamente impiegate nella terapia occupazionale per supportare la motricità fine.
Un altro materiale diffuso è la sabbia cinetica, che grazie alla sua particolare consistenza modellabile stimola la creatività e aiuta a migliorare la coordinazione occhio-mano.
Sabbia cinetica – Borgione
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Stimolazione sensoriale in anziani e/o persone con deficit intellettivi
La stimolazione sensoriale può andare a lavorare anche sul sistema vestibolare e quindi anche sul senso dell’equilibrio. Il sistema vestibolare è responsabile della percezione della posizione del corpo nello spazio e della regolazione della postura.
Per sollecitare il sistema vestibolare, si possono utilizzare strumenti terapeutici come pedane propriocettive, balance board e superfici instabili: questi dispositivi favoriscono l’adattamento posturale attraverso micro-aggiustamenti continui, potenziando il controllo motorio e la risposta anticipatoria ai cambiamenti dell’equilibrio. L’oscillazione e il dondolio, generati ad esempio dall’uso di piattaforme basculanti o sedute mobili, stimolano i recettori vestibolari dell’orecchio interno, migliorando la percezione del proprio corpo nello spazio – e quindi del movimento – e la capacità di reazione.
Balanced board – Borgione
Per pazienti con deficit cognitivo, l’associazione di stimoli vestibolari con input visivi e tattili può favorire l’integrazione multisensoriale, migliorando l’orientamento e riducendo il rischio di cadute.
Come integrare i supporti materiali nelle attività quotidiane
Una parte importante del ruolo del terapista è l’integrazione degli esercizi di stimolazione sensoriale nella quotidianità della persona, anche in collaborazione con famiglie e caregiver.
La pedana dell’equilibrio, ad esempio, viene spesso utilizzata durante sessioni brevi e ripetute, iniziando con un supporto fisico per garantire la sicurezza. Inserirla in attività di routine, come esercizi di spostamento del peso o piccoli giochi di equilibrio, aiuta a migliorare la stabilità e la coordinazione.
I sussidi tattili, come tessuti di diverse texture o palle antistress, vengono invece impiegati in contesti rilassanti o stimolanti, a seconda delle esigenze del paziente. Durante momenti di pausa o rilassamento, la manipolazione di materiali morbidi o ruvidi favorisce la regolazione sensoriale e il rilascio della tensione muscolare. Nell’ambito riabilitativo, esercizi di esplorazione tattile con occhi chiusi possono migliorare la sensibilità cutanea e la propriocezione.
Con questo approccio, i terapisti riescono a stimolare il sistema sensoriale in modo naturale e continuativo, facilitando il recupero funzionale e il mantenimento delle abilità motorie e cognitive nel lungo periodo.
Articolo scritto in collaborazione con la Dottoressa Cristina Sbaglia
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