“Sono convinta che più delle parole, ci colpiscono le emozioni che proviamo. Per questo, quando inizio ad illustrare una storia nuova, quello che faccio è lasciarmi guidare dalle sensazioni che il testo mi suggerisce. Poi traduco tutto in forme e colore.”
A parlare è Chiara Gobbo, illustratrice per bambini, che trasformata la sua passione per la pittura in un mestiere, conta ormai decine di pubblicazioni per diverse case editrici. È una fortuna poter fare quattro chiacchiere con lei perché non capita tutti i giorni di parlare con autori di libri per bambini, e meno ancora con i loro illustratori; si tratta di una professione che a volte rimane un po’ in ombra ma non deve affatto essere data per scontata.
“Infatti”- continua Chiara – “anche se la lettura dei genitori rimane un momento molto importante nel rapporto con il figlio, un momento di intimità e condivisione, magari prima della nanna, è utile ricordare che il bambino deve poter seguire anche da solo le storie raccontate e sviluppare con i libri un rapporto personale; questo vale anche per i piccoli che non sono ancora in grado di leggere l’alfabeto. In questo caso le immagini guidano la comprensione.”
Nei suoi lavori Chiara cerca non solo di descrivere fedelmente ciò che succede nel testo, ma soprattutto di dare espressione ai sentimenti e alle emozioni che accompagnano la storia. Felicità, spensieratezza, ma anche rabbia e paura. Attraverso il confronto con i disegni, i bambini possono imparare a riconoscere gli stati d’animo e a rapportarli alla propria esperienza quotidiana; a volte sperimentarli in anticipo può servire a minimizzare l’insicurezza della prima esperienza. Per ottenere questo risultato serve meno tecnica e precisione accademica (che però non vuol dire non possederla) e più creatività: “Di solito procedo per stilizzazioni. Le figure sono tutte ben delineate e facilmente riconoscibili. L’uso del colore al posto dei segni a matita mi aiuta a definire gli spazi e le atmosfere. Ogni libro però è sempre diverso e ogni volta mi diverto a inventare un universo nuovo. L’arcobaleno può essere quadrato, il cielo rosso e gli alberi blu, ma i bambini non hanno alcun problema a interpretare un mondo non realistico.”
Chiara, che è anche mamma di una bellissima bimba di un anno mezzo, sa che a ogni età, corrispondo gusti ed esigenze diverse. La sua Luna, come gli altri bambini tra i 18 e i 24 mesi, predilige ancora le scene con oggetti concreti che usa nella vita quotidiana e con personaggi ricorrenti che ritrova in tante avventure diverse con le stesse caratteristiche. Questa ripetitività, oltre a gratificare per la facilità e la correttezza con cui gli elementi rappresentati vengono riconosciuti, dona sicurezza e serenità. Per questo si spiega il successo di alcuni cicli di storie come quello di Giulio Coniglio, la Pimpa, Topo Tip, Winnie the Pooh, Peppa Pig….Chiara ammette un po’ a malincuore che per il momento Luna preferisce i libri degli altri…ma ha tutto il tempo per crescere. Il piacere della scoperta di qualcosa di inaspettato, nuovo e imprevedibile appartiene agli anni successivi, a partire dall’età pre-scolare, in cui il bambino inizia a cogliere intuitivamente la dimensione simbolica e umoristica dei disegni.
Le illustrazioni di Chiara sono così, delicate e sognanti e sanno far viaggiare con la fantasia anche gli adulti….
Per curiosare tra i lavori di Chiara: http://www.chiaragobbo.com/ e http://chiaragobbo.blogspot.it/
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Alessandra
Illustrazione in evidenza: Chiara Gobbi
luigia says
Sono un’insegnante di scuola primaria vorrei sapere se fa interventi nelle scuole e se si i suoi compensi per poter organizzare il prossimo anno. La mia scuola è nel comune di Orbetello provincia di Grosseto. Grazie Luigia Rustici.
admin says
Buongiorno Luigia. Abbiamo “girato” il tuo messaggio a Chiara Gobbi. Puoi darci il tuo indirizzo email per poterti mettere in contatto con lei?
Grazie :)